Installation Views

ENG

For the residency organised by OMNE - Osservatorio Mobile Nord Est, dedicated to the theme 'Nature', I tried to work on the relationship between 'nature' and 'artifice', two terms naturally in opposition.

There are places where both seem to coexist, where what is natural can only exist thanks to an artificial dimension. The Botanical Garden and its biology laboratories immediately seemed to me a perfect place to experience this hybrid dimension, where I could observe how nature and artifice intertwine from both a material and conceptual point of view.

Following these premises, I photographed these spaces in order to try to investigate an artificially natural dimension, such as that of controlled, exposed, studied and analysed vegetation. What is natural seems to have many nuances, many different levels of naturalness, depending on how much it is contaminated by various artifices. Can something that is made artificially spontaneous be called natural?

Photography itself, which is etymologically made up of a dimension as natural as light (φῶς) and as artificial as writing (γραφή), is perhaps an excellent tool to visually address such an ambivalent concept, which can describe a spiritual dimension as much as a scientific property.

ITA

Per la residenza organizzata da OMNE - Osservatorio Mobile Nord Est, dedicata al tema "Nature", ho cercato di lavorare sul rapporto tra "natura" e "artificio", due termini naturalmente in opposizione.

Ci sono dei luo ghi in cui entrambi sembrano convivere, in cui ciò che è naturale può esistere solo grazie a una dimensione artificiale. L'Orto Botanico e i suoi laboratori di biologia mi sono subito sembrati un perfetto luogo un cui sperimentare questa dimensione ibrida, dove osservare come natura e artificio si intreccino da un punto di vista sia materiale che concettuale.

Seguendo queste premesse ho fotografato questi spazi per cercare intanto di indagare una dimensione artificialmente naturale, come quella di una vegetazione controllata, esposta, studiata e analizzata. Ciò che è naturale sembra poter avere molte sfumature, tanti diversi livelli di naturalezza o di naturalità, a seconda di quanto sia contaminato da artifici vari. Può dirsi naturale qualcosa che viene reso artificialmente spontaneo?

La fotografia stessa, etimologicamente formata da una dimensione naturale come la luce (φῶς) e artificiale come la scrittura (γραφή), è forse un ottimo strumento per affrontare visivamente un concetto così ambivalente, che può descrivere una dimensione spirituale quanto una proprietà scientifica.